Saturday, November 18, 2006

JUNIOR BOYS
So This Is A Goodbye

Domino
Un’altra perla made in Canada. Più che un disco, un’Idea di musica. Cioè l’esempio più riuscito ed intelligente di cosa davvero deve rimanere degli anni ottanta. Non i lustrini, le paillettes, i mullet. Ma certi suoni dei Pet Shop Boys. Certi glitch. Certe ritmiche spezzate. Certe dark atmosfere. Certo mood, maledettamente latente, mostruosamente contemporaneo. Gli anni ottanta, in quel senso, ce li abbiamo dentro. E “So This Is A Goodbye” - nuova opera targata Junior Boys, a due anni dal precedente e riuscito “The Last Exit” - è un capolavoro di genere. Un disco dance poetico. Gonfio di atmosfere gravide di nostalgia. Nel quale l’assenza e la lontananza vengono performate in incursioni minimal su cui una voce color ombra si stende magnifica. Entrate nella loro dimensione spazio-tempo, passeggiate acceccati dalle luci dello strobo. Non dico che dobbiate piangere, ma penso che la commozione sia qualcosa di fisico tanto quanto il ballo. “So this is goodbye, no need to lie/ This creature of pain, has found me again/ So this is goodbye”. Repeat.
(Zero)