Friday, April 28, 2006

MAU MAU
"Dea" [Mescal/Sony]

(Rockit)

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FINE BEFORE YOU CAME
"Fine Before You Came" [Black Candy/I Dischi Dell'Amico Immaginario]

(Rockit)

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NON VOGLIO CHE CLARA
"Non Voglio Che Clara" [Aiuola/Self]

(Rockit)

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GRENOUILLE
"s/t" [autoprodotto]

(Rockit)

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REMO REMOTTI @ Roma
Presentazione live

Una bella bestia. Che non molla. Che se ne fotte dei suoi 82 anni suonati meglio di una sinfonia orchestrata da un talento naturale che non ha mai studiato le bacchette. Remo Remotti e i suoi reading. Remo Remotti e le sue magliette scritte a mano (l’ultima l’abbiamo vista al Circolo Degli Artisti: “Calderoli è una merda”). Remo Remotti e le sue maschere da pappagallo. Remo Remotti e la sua voce grezza spezzata e mai indomita. Remo Remotti e Paolo Zanardi, in due, uno la canta, l’altro la suona. Remo Remotti e la sua gente. Remo Remotti e la vita. Remo Remotti nei secoli dei secoli. E la bestemmia mettetecela voi. // Carlo Pastore
(Zero)

MORE FIRE 2 @ Rolling Stone, Milano
Presentazione live

Rappresentare per i B-boy è un privilegio e un onore. Questo te lo si dice come premessa, ok smi? Zero negrate e fiacchi mc. Il desiderio s’è avverato, una jam d’altri tempi, quando “l'amore per l'hip hop era il legame che teneva unite le persone/e in 15 eravamo una Nazione”. Solo True School sul palco: Kaos, Gruff, Colle Der Fomento, Dj Enzo, Next One. Tutti insieme, la Storia e lo Stile. Ce n’è bisogno più che mai, in questi giorni venduti e vuoti. Che qui il tempo va avanti ma la situazione rimane sempre la stessa. Oggi come ieri vivo un clima di tensione negativo e “sono pronto allo scontro/dal troppo fastidio che ho assunto”. Sucker! Tanta gente così hardcore non si era vista mai, neanche a "Chi l'ha visto" quando c'era la Raffai. Serate come questa rimettono in fila e ridanno il giusto peso alla faccenda. “Come ti è venuto in mente per un solo istante di esserti inserito?”. Già. Sparisci smi. Sul quadrato come sempre è tutto o niente. “La gente che è rimasta uguale puoi contarla su una mano ed è a loro che io dedico questo lavoro, a quelli giunti in seguito ma con lo stesso spirito”. Ci saremo tutti. // Stefano Fiz Bottura + Carlo Pastore
(Zero)

MOGWAI live @ Rolling Stone, Milano
Presentazione live

E’ difficile trovare parole per descrivere e raccontarvi un live in cui le parole sono sempre e comunque laterali rispetto ad un discorso fatto di pulsazioni emotive e dinamiche che qualcuno definisce del cuore, e che io invece definisco del corpo al 100%. I Mogwai sono l’apoteosi di un linguaggio musicale che ha (tras)portato la chitarra e i suoi riff a raccontare rivolte dello stomaco e crepuscoli dolcissimi. Le frasi non dicono, ma rivelano, quasi simbolicamente. Post-rock di arpeggi che ti arpionano e ti sbattono dentro un turbine che si arrota e poi si scioglie, attenzione massima e coinvolgimento completo, estasi e delirio. Tutto in un loro live schiocca come lo schiaffo e accarezza come un bacio. Senza però arrogarsi il dovere di fare poesia. Perchè se li vedi, questi cinque fieri scozzesi, localist e beer-addicted, non pensi allo spleen, eppure sono i più romantici guitar-hero dell’età moderna. Presentano “Mr. Beast”, il loro ultimo disco che conferma e rassicura e prosegue l’opera di mattanza sensoriale globale ormai loro profilo. Come dire: necessario. Come dire: imperdibile. Come dire: senza parole. // Carlo Pastore
(Zero)

MARTA SUI TUBI @ Roma
Presentazione live

Marta sui Tubi. Marta sotto i Tubi. Marta in mezzo ai Tubi. Marta dappertutto. E manco fossimo in una folle commedia idraulica, i Tubi si trasformano nell’elemento primo del mondo, che Mario Bros in confronto era un pivellino. Le dita? Tubi. Le gambe? Tubi. Il pene? Un tubo, ovviamente. Che richiama più di quel famoso pelo contro il carro di buio, si potrebbe azzardare, contate le molteplici Marte che presenziano a live-set di questo gruppo validissimo, in assoluto fra i migliori del momento. Fra cantautorato, indie-pop, fascinazioni letterarie e performance cabarettistiche. Fra i Tubi. E dimmi dimmi dimmi come fai a non andarli a vedere. // Carlo Pastore
(Zero)

DONNACHA COSTELLO @ Tunnel (RIP, NdR), Milano
Presentazione djset

Credevi, vero? Che quel puttanaio in cui sei entrato dopo mezzanotte, tutto carenato, con il vestito preso il pomeriggio stesso, fosse un un club. E invece no. E’ solo una bettola con le lucette dove un cocktail costa un deca e nell’area vip sculetta sodo un qualche culo televisivo. Certo, con il centone cucchi. Facile. C’è Joe T? Facilissimo. Io preferisco quelli di People. Che ci stupiscono, e con una serie di appuntamenti re-inaugurano il Tunnel, Stazione Centrale – ricordi? – che dal 2002 ci manca per davvero. Questo collettivo si è messo in testa di portare a Milano roba elettronica di un certo peso specifico, e a ‘sto giro tocca a Donnacha Costello, uno che – invece – il clubbing sa che cos’è. In pista dal 1989 ma in consolle dal 1994, ha fatto di tutto. Chi lo conosce non si impaurisca, non ammorberà con i suonini ambient di “Together Is The New Alone” (titolo da applausi). Questa sera sarà fuoco di minimal-tech. Ok, that’s great, start over. Al Tunnel si torna a ballare. Che storia. // Carlo Pastore
(Zero)

BAUSTELLE+DEVICS @ Circolo Degli Artisti - Roma
Presentazione Live

La vita. La terra. Questa storia che aspettando il sole prima o poi il sole arrivi, ecco, questa storia, se il sole poi non arriva, ti fa diventare un corvo nero. Perchè la vita è approssimata per difetto, mentre l’arte può sublimarla per eccesso. E’ quello che, in diversa maniera, fanno i Baustelle e i Devics. I primi con il loro pop d’autore fra Pulp e De Andrè (io mi sento di citarlo: sentita “La Guerra E’ Finita”, riascoltate “Bocca Di Rosa”); i secondi invece con un tocco alla Zero 7 che ammalia e seduce. Da una parte c’è “La Malavita”, che Francesco Bianconi introduce cantando “vivere non è possibile”, con quel suo aplomb esistenzialista; dall’altro c’è Sara Lov, che apre “Push The Heart” come un angelo, raccontando in “Lie To Me” che “you're wasting all your time here, riding around in the sun”. L’adolescente turbolento e la bambina infelice. Entrambi con troppe sigarette sciolte nelle occhiaie. Entrambi che cantano spesso cose crude. Entrambi dal vivo, in una stessa serata. Ce li immaginiamo assieme, tipo love story tra Nick Cave e Kylie Minogue. Felici. // Carlo Pastore
(Zero)